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Questa presentazione o, piuttosto, premessa o, meglio ancora, "avviso" - e si capirà in seguito perché - trova la sua ragion d'essere nella necessità di informare il lettore di questo che può essere chiamato "stralcio di vita fuori dall'ordinario" circa il milieu particolare dal quale ha origine, appunto, questa sorta di lunghissimo, dettagliato e forse fin troppo "realistico" reportage e, soprattutto, circa il fatto che le sue pagine sono spesso "forti" e molto realistiche. Come già accennato, gli avvenimenti descritti in queste pagine, in queste memorie, attengono a un'enclave di mondo molto particolare, quella della mitica "Legione straniera" francese. Il protagonista del racconto autobiografico che segue non è il sottoscritto, autore, invece, di queste poche righe di premessa o, meglio, di questa specie di avviso sul "non toccare i fili elettrici!". Egli è, invece, solo e soltanto "colui che sa", ovvero colui che è al corrente dei fatti e conosce e condivide da molto tempo i ricordi del protagonista della storia autobiografica proposta nelle righe che seguiranno. Senza un vero perché, forse ubbidendo al suo spirito avventuroso, sempre a caccia di esperienze ed emozioni forti, Turan interrompe improvvisamente a Marsiglia il suo tour in giro per l'Europa, premio per il diploma di scuola media superiore brillantemente appena conseguito a 18 anni, e si arruola nella "Legione straniera". Il racconto molto "forte" e "realistico", è piuttosto lungo e dettagliatissimo. Un mondo da conoscere, un pezzo di storia moderna "in ombra" e che, invece, bisogna conoscere. Lo scopo di queste memorie è questo.