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Tutto inizia il giorno in cui Daniel, un ragazzo di quasi diciotto anni, mentre sta passeggiando nel bosco, si accorge di avere i sensi più desti, di sentirsi particolarmente vivo, espanso e, in questo stato per lui assolutamente nuovo, inizia ad udire una voce. Questa voce soave lo chiama, lo invita ad andare da lei. Daniel non capisce subito ma si lascia attrarre dalla voce, che, come un magnete, lo conduce in un mondo nuovo, un regno dove vive la gente gioiosa: il Mondo Parallelo. Lì scopre che la Terra vive in uno stato di sonno ipnotico e questa verità lo sconvolge a tal punto che nasce, dentro di lui, il desiderio assoluto di volersi svegliare da questo sonno e desiderare di aiutare la Terra e tutti i suoi abitanti. Il ragazzo, che è al primo anno di università, inizia il suo addestramento nel Mondo Parallelo, dove viene a conoscenza dell'esistenza di altri mondi, come il Mondo Magico, il luogo dove vivono gli esseri che sono in simbiosi perfetta con la natura, un luogo veramente magico, un luogo di guarigione; oppure il Regno dei Cavalieri delle Aquile, dove viene custodito "l'Incanto"; e altri luoghi nello spazio, come il Regno dei Custodi del Tempo. Il Mondo Oscuro è tornato e vuole ostacolare i mondi, e ha preso di mira la Terra. Esso è avido di potere, ma non è più il tempo dello scontro, è il tempo della trasformazione, del ribaltamento delle forze. Le ombre e il loro signore possono venir sconfitte solo attraverso l'Amore Consapevole: la consapevolezza che porta all'amore. Ma è fondamentale decifrare la profezia che si trova ad Ivenor. In Ivenor tutto è custodito: presente, passato e futuro; ma in Ivenor "il tutto" un attimo prima c'è e l'attimo dopo scompare. Daniel, insieme al suo maestro, il Signore Supremo, e ai suoi amici, Patrik e Marika, parte per cercare la profezia, che gli rivelerà che il Mondo Oscuro lo vuole morto. Mentre tutto ciò accade, egli si innamora di Dalila, la principessa del Regno delle Aquile, ma non può esprimere il suo amore finché il Mondo Oscuro non verrà cancellato per sempre.
