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Durante il periodo di riposo forzato dovuto al Coronavirus, Luciano Sorci ha avuto l'idea di scrivere un libro da dedicare alla moglie Lia, ben lieta che mettesse per iscritto le sue competenze tecniche. Ma Luciano desiderava parlare d'altro, non certo di argomenti dei quali, ora, si trova risposta su Internet. Ha preferito raccontare le sue vicende personali. E, a tal punto, è stata Lia a divenire titubante, per il fatto di dover rendere pubblica la loro vita privata. Luciano, però, era fin troppo convinto. Del resto, è un ultra-settantenne che non ha nulla da nascondere. Anzi! Ha molto da insegnare. Così è nata l'opera intitolata Siena 4 - Panicale 0, perché l'esistenza di Luciano è paragonabile a una partita di calcio, giocata in parte a Panicale, paesino dell'Umbria in cui è nato e vissuto fino all'età di 17 anni e che, a suo dire, non gli ha offerto granché - da qui la decisione di attribuirgli un punteggio pari a 0 - e la meravigliosa Siena che, di contro, gli ha dato tutto, perché è qui che si è diplomato; ha cominciato a lavorare e guadagnare, oltre a mettere su famiglia. Naturalmente, l'autore non ha voluto redigere una mera autobiografia. Si è, invece, soffermato a trattare taluni ricordi che, ogni tanto, gli riaffiorano nella mente. Momenti di gioia e finanche dolore, oltre a paure ed ansie, vissute dall'infanzia fino a giungere all'adolescenza e che, poi, sono proseguite nella pubertà prima e nella maturità - o meglio, vecchiaia - poi. Senza dubbio, Luciano è ancor oggi il sognatore di un tempo che, invero, ha provato immenso piacere nel ricordare tante e tali vicende, quali l'amore per la bici prima e per la moto e le auto in seguito. Senza dimenticare la passione per le avventure e, adesso, per la scrittura. Da ultimo, Luciano dona ai lettori un consiglio - più che un insegnamento -: bisogna combattere se si vuole sopravvivere, oltre a scendere a compromessi. Sempre! A scuola, col coniuge, sul lavoro, con le malattie e, soprattutto, con la vecchiaia. Perché ci si deve sempre saper adattare alle nuove fasi della vita. Fino a che, nostro malgrado, non sopraggiungerà la morte, inevitabile per ognuno. Perché solo con la morte nessun compromesso è possibile!