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Nel libro si ripercorrono la storia recente - e meno recente - del Servizio sanitario italiano, le misure di governance messe in campo dai governi che si sono succeduti e i risultati raggiunti. Secondo l'Autore, occorre apprezzare i buoni risultati ottenuti sia in termini di outcome di salute che di contenimento della spesa, ma non bisogna abbassare la guardia e prepararsi invece ad affrontare le sfide emergenti e future. Con una visione ottimistica che percorre tutto il volume, Andrea Urbani fornisce elementi utili per una discussione, per provare ad alzare lo sguardo oltre la gestione del corrente e ad immaginare una visione di sostenibilità che richiede nuovi e più evoluti schemi di governance. E avverte: «come un navigante in mezzo al mare dobbiamo sapere verso quale isola ci vogliamo dirigere; il tempo per arrivarci dipenderà dalla corrente, dalle condizioni del mare, dalla solidità della barca e dalla capacità del comandante. Ma tutto possiamo permetterci fuorché consumare tempo e carburante per far fare alla barca dei grandi giri concentrici con l'unico risultato di bloccarla al punto di partenza. Tempo ed energia che rimpiangeremo quando arriverà l'uragano e noi saremo ancora lontani dall'isola che avremmo voluto raggiungere». Il testo intende contribuire a stimolare una riflessione su cui far crescere una visione condivisa, alla quale devono partecipare tutti gli stakeholders del sistema sanitario, ma non solo, come ricordato dall'Agenda ONU 2030. Dalle esperienze e dalle idee di tutti può nascere un progetto che, se ampiamente partecipato, avrà la solidità per non cadere al primo colpo di vento.