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Intelligenza artificiale e deep learning, droni e robot, blockchain e smart contract, cybersicurezza: una realtà sempre più generata, alimentata, protetta - attaccata? - dalle macchine si affaccia intorno a noi. Frontiere tecnologiche potenzialmente gravide di opportunità per la costruzione di un mondo più trasparente, equo e sicuro, ma non prive di vulnerabilità. È un universo automato che incalza e che merita di essere analizzato in sé, senza preconcetti, con apertura, consapevolezza e profondità. Da questo scenario prende le mosse un'esplorazione filosofica della dimensione automatica in quanto tale. L'automatizzazione sta ridisegnando le nostre idee e categorie concettuali, le attività professionali e le relazioni umane, le pratiche cognitive e disciplinari, l'etica e la politica. Filosoficamente, un orizzonte che non è solo tecnologico o infrastrutturale, ma più ontologicamente fondativo: automazione, dunque, non solo come spinta ingegneristica a costruire macchine e automi, ma come prospettiva più generale di produzione del nostro reale e del suo senso. Con un contributo di Alex Petland.