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Se l'X factor degli show televisivi rappresenta il talento, ovvero quel quid che sostiene il vincitore, per il destino dell'Italia la X non è un'incognita ma il condensato stesso delle sue potenzialità: un mix di intelligenza, creatività, gusto, capacità tecniche e artigiane che, sul filo del genius loci, possiamo chiamare Italian factor. Oggi, a dispetto di quanto si dice e si legge sul sistema Paese, esiste la possibilità concreta che l'Italia e gli italiani giochino un ruolo rilevante in uno scenario globale di cambiamento. Il percorso del libro rende chiari ed espliciti gli elementi che da secoli limitano e plasmano il nostro carattere, per rileggerli come leve attraverso cui trasformare l'italianità e l'"Italian way" (il modo tutto italiano di fare le cose e quindi anche di produrre) in quell'"Italian factor" capace di trasformare una vocazione psicologica e un'attitudine culturale in fattore di moltiplicazione per il valore delle nostre attività e delle nostre imprese. L'ottimismo che l'individuazione dell'"Italian factor" ispira ha solide radici storiche che affondano nel Rinascimento, una dimensione psicologica che si gioca intorno alla peculiarità delle italiche virtù; una dimensione socio-culturale ricca di elementi di cambiamento ad alta potenzialità. Ma soprattutto l'"Italian factor" dimostra la propria forza dispiegandosi nella concretezza di una dimensione aziendale fatta di successi, come attestano i casi di eccellenza di Brunello Cucinelli, Eataly, Ferragamo, Moleskine.