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Germania, anni Cinquanta. In una base militare americana un gruppo di piloti di aerei da caccia insegue il proprio sogno di gloria, fra atterraggi di fortuna, scommesse azzardate e audaci prove di coraggio. Accumulare ore di volo, totalizzare il miglior punteggio nelle esercitazioni di tiro, guadagnarsi il rispetto e l'ammirazione dei compagni o una promozione attesa da tempo, sfidare gli elementi: per la squadriglia del maggiore Dunning, un burbero uomo del Sud con uno spiccato debole per le gerarchie, non sembra esserci altro scopo, e le giornate scorrono in una sorta di ascetica segregazione dal mondo, che neanche le trasferte in Nordafrica o qualche scorribanda serale riescono a scalfire. C'è chi ha carisma e uno sfacciato talento naturale, chi fatica a emergere, chi è sorretto, nonostante tutto, da una fiducia incrollabile nelle proprie capacità, e chi ha addosso «il marchio della morte». Perché il destino è implacabile, indifferente ai meriti dei singoli, spesso, anzi, crudele proprio con i migliori... Un omaggio dolente e appassionato al fascino di un'epoca e di un mondo particolarmente cari a James Salter, ma anche una folgorante celebrazione della vita in tutta la sua fragilità.