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Un delitto insolito e feroce, commesso da un adolescente armato di fionda. E un movente spaventoso: la vendetta. I medici hanno detto che il suo migliore amico, Paolino Osti, è morto di malattia ma lui, Carlo, sa bene che è stato per via del sacrilegio che Paolino ha commesso contro la sua volontà. Subito dopo quella terribile mattina in chiesa, l'amico si è «ammalato», e con l'ultimo respiro ha detto: «Io voglio tornare». E per Carlo è diventata un'ossessione... Fino alla notte più infausta. Nell'Italia del 1952, nel cattolicissimo Veneto in cui la Democrazia Cristiana domina incontrastata, un tragico caso di cronaca può trasformarsi in una catastrofe politica. Furio Momentè, ispettore del Ministero di Grazia e Giustizia, viene inviato a Venezia da Roma per seguire il processo e calmare le acque. È il suo primo caso importante, l'occasione per riscattare una vita di meschinità. Ma scoprirà che non è così facile sfuggire al passato, né fare chiarezza sul presente. Pupi Avati ci immerge in una storia intensamente nera, ritratto di una provincia non addomesticata, mai del tutto compresa, un profondo Nordest intriso di religione e di superstizione e in cui i confini tra vita e mistero si spostano come l'orizzonte delle paludi. Un mondo dove tutto sembra possibile. Anche l'intervento del diavolo.