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Il libro ripercorre parte della storia dell'Udi, associazione nata nel 1944 come Unione donne italiane dall'esperienza femminile della Resistenza. L'autrice evoca figure e ricostruisce eventi in un gioco di rimandi tra storia e memoria, attraverso una complessa ricerca di tracce: ricordi, agende, libri, carte del suo archivio privato e preziosi documenti custoditi nell'archivio centrale dell'associazione. Racconta una storia di alfabetizzazione politica di donne in cerca di autonomia e dignità, in una società retta da un sistema patriarcale con un alto tasso di misoginia. Donne tra felici intuizioni, gesti coraggiosi, ambivalenze ed errori. Nella prima parte del libro Rosanna Marcodoppido rilegge, tra dimensione nazionale e realtà territoriali, la lunga ed esaltante stagione dell'emancipazione, la conquista dei diritti nel nome dell'uguaglianza. Nella seconda affronta un percorso mai raccontato prima: riannoda i fili dell'incontro con il femminismo e ricostruisce la lunga e inedita sperimentazione delle forme della politica, avviata con l'XI congresso del 1982 e conclusasi nel 2003 con il cambio del nome in Unione donne in Italia. Al centro c'è, sempre, il desiderio di libertà, un desiderio carico di emozioni, intelligenza, passione e fatica. L'obiettivo costante e tenace è la costruzione di una nuova civiltà delle relazioni per una società più libera, più giusta, più inclusiva. Prefazione di Susanna Camusso