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Questa terza indagine sui lavoratori si è svolta mentre è alle porte la rivoluzione digitale. I lavoratori italiani si mostrano preoccupati per gli effetti dell'introduzione delle nuove tecnologie, ma ancora di più appaiono insicuri e ansiosi per i problemi che stanno affrontando «ora»: in particolare per la tenuta dei loro redditi e per la stabilità dei posti di lavoro. Il ritratto che emerge dai dati dell'indagine costituisce un catalogo molto ampio delle diverse facce dei cambiamenti in atto tra i lavoratori italiani. Esso conferma alcuni aspetti noti ed importanti, come il buon livello di soddisfazione espresso da questi verso il loro lavoro e l'apprezzamento diffuso verso i miglioramenti ergonomici introdotti dentro l'organizzazione produttiva. Nello stesso tempo si manifesta nella percezione dei lavoratori il rafforzamento di alcuni problemi ormai cronici. Primo tra tutti quello dei bassi salari, che sovente diventano bassissimi, e che attecchiscono sempre più anche tra i lavoratori autonomi (ai quali viene per la prima volta dedicato un focus approfondito e di grande interesse). L'indagine ritrae - attraverso dati drammatici - anche un grande cambiamento in atto da tempo, che viene definito come «evaporazione della politica»: l'aumento della distanza tra lavoratori e politica e il loro sentimento crescente di essere trascurati e non rappresentati adeguatamente nella sfera pubblica. Un mondo del lavoro insicuro e bisognoso di nuove garanzie: che rivela però, insieme alle sue preoccupazioni, anche una inedita e rilevante domanda di nuovi beni pubblici e di riforme di grande spessore.