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Prima donna nella lunga storia del sindacato entrata a far parte nel 1980 della segreteria nazionale della Cgil su proposta di Luciano Lama e dell'intera segreteria confederale, Donatella Turtura è una delle figure di spicco del sindacalismo italiano. Lucida interprete dei profondi cambiamenti della società e del mondo del lavoro, il suo impegno nel sindacato è contrassegnato da una costante attenzione ai temi e alle politiche dello sviluppo. La sua intensa stagione politica e sindacale si intreccia con una parte importante della storia italiana del dopoguerra: a capo dell'Ufficio lavoratrici negli anni del boom economico, segretaria generale della Federbraccianti nella complessa fase del processo unitario, entra in segreteria confederale nel difficile tornante rappresentato dagli anni ottanta; ed è di nuovo a capo di una categoria, la Filt, in un momento cruciale per il sindacalismo confederale posto dì fronte alla sfida dei sindacati autonomi, ma anche per l'Italia che si appresta ad entrare nell'Europa di Maastricht.