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In Italia esistono quasi 90 mila metri cubi di scorie radioattive che devono essere isolate per circa 200.000 anni da qualsiasi contatto con le acque e con gli esseri viventi. Un adeguato cimitero per questi rifiuti dovrebbe dunque collocarsi in una zona a bassa densità di popolazione, immune da movimenti tellurici per migliaia di anni, sicura da infiltrazioni di acqua. La proposta di realizzare il deposito nazionale delle scorie radioattive a Scanzano ha dato vita a una crescente protesta che è culminata ai primi di novembre 2003 in una grande marcia popolare. Il volume è la cronaca di quella battaglia, giorno per giorno, narrata dai protagonisti: cittadini, ambientalisti, sindacalisti, autorità locali e illustrata da fotografie e documenti.