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Le tesi "Sul concetto di storia" sono l'ultimo scritto di Walter Benjamin, una sorta di testamento che ha voluto gli sopravvivesse; una ultima ratio che potesse varcare i confini della sua epoca che precipitava nella Seconda guerra mondiale, quei confini di Portbou presso cui ha trovato la morte nel 1940. Questo libro vuole essere sia un commento delle Tesi, dispiegandone la concentrazione aforistica nello spazio del complesso e articolato percorso di pensiero di Benjamin, sia una interpretazione, che ricostruisca lo sfondo politico e filosofico entro cui le Tesi si stagliano. Per ricostruirne la vicenda filosofica, Il tempo della storia rilegge a ritroso l'intera opera benjaminiana, confrontandola con i classici della filosofia moderna tedesca, Kant ed Hegel soprattutto; con i pensatori del culmine e del tramonto della modernità, Marx e Nietzsche; e con quei pensatori - non soltanto i "canonici" Scholem e Adorno, ma anche Lukács, Schmitt e Bloch - con i quali Benjamin ha condiviso l'epoca più consapevole di questo tramonto, gli anni Venti e Trenta del Novecento.