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Al centro di questo volume vi è un intreccio di tematiche approfondite a più riprese da Vincenzo Cento, prima con la Memoria, premiata al Concorso internazionale per l'Europa del 1924 e ripubblicata alla fine dello stesso anno su «La vita internazionale»; quindi, nel 1926, con il saggio su Gli Stati Uniti d'Europa, nella versione definitiva che qui si ripropone. Il testo è ispirato da un bisogno pressante di pace e di collaborazione internazionale, che l'autore tuttavia interpreta in maniera alternativa tanto alla soluzione confederale di marca wilsoniana - quella di una Società delle Nazioni che troppo concede alle sovranità dei singoli Stati -, quanto alla soluzione federale di ispirazione kantiana, che di quelle sovranità dichiara di voler fare completamente a meno. Il futuro degli Stati Uniti d'Europa, se futuro può esservi, è un altro. È il futuro assicurato da un legame organico e solidaristico fra Stati sovrani, federati tra loro su basi comuni non astrattamente idealistiche, ma immediatamente storiche e politiche, commerciali e culturali.