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Nato a New York nel 1918, ma cittadino romano sin dal 1949, Milton Gendel affianca alla professione di critico d'arte un'intensa attività di fotografo. In questo libro si racconta una parte della sua lunga vita, tracciandone una prima biografia intellettuale e professionale, limitatamente al periodo 1940-1962. Partendo dalla formazione accademica newyorkese sotto la guida dello storico dell'arte Meyer Schapiro, la narrazione si snoda attraverso il rapporto di Gendel con André Breton e i surrealisti, passando per l'esperienza con l'US Army in Cina - dove, tra il 1945 e il '46, comincia a scattare le sue prime fotografie con una Leica presa in prestito -, e prosegue fino all'arrivo a Roma. È qui che Gendel stabilisce una fitta rete di relazioni e "amicizie personali, sia con gli artisti locali che con il jet-set internazionale, divenendo ben presto - anche grazie alla sua collaborazione con la prestigiosa rivista americana «ArtNews» - una figura chiave nei rapporti politico-culturali (nella cogente cornice della Guerra Fredda) tra New York e Roma. Da fotografo e da amico, ritrarrà, cogliendoli nella loro semplice dimensione quotidiana, molti personaggi noti: la grande collezionista d'arte contemporanea Peggy Guggenheim e la contessa Mimi Pecci Blunt, la principessa Margaret d'Inghilterra e la regina Elisabetta II.