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Il recupero e la valorizzazione delle aree estrattive dismesse, ipogee e "a cielo aperto", si fonda sull'obiettivo generale di un'azione rigenerativa di scala vasta, urbana e/o territoriale, che promuova sistemi di riconnessione di valore ambientale, storico, culturale. Si intende superare l'intervento di semplice bonifica o rinaturalizzazione, e interpretare il recupero come un'opportunità di re-immissione in vita di questi luoghi, proponendo la loro "messa in sicurezza", suggerendo l'inserimento di funzioni e servizi urbani, restituendone il godimento alla dimensione pubblica. Si vuole puntare all'individuazione, rilettura, recupero di sistemi estensivi e complessi, attraverso: la creazione di reti di ricucitura territoriale, il ripristino di relazioni ecologiche, culturali, fruitive, l'identificazione di "infrastrutture ambientali" o viarie (linee d'acqua, corridoi ecologici, antichi tracciati), il riconoscimento e/o la proposizione di "figure territoriali", capaci di evidenziare e rappresentare le relazioni spaziali e morfologiche tra singoli luoghi. La Ricerca, di cui il presente volume costituisce presentazione e consuntivo, ha scelto come terreno di sperimentazione il Parco dell'Appia Antica: un contesto unico, nel quale l'azione di valorizzazione si intreccia con un ricco palinsesto di preesistenze, naturalistiche e antropiche, suggerendo articolate dinamiche d'uso congiunto, tra ri-funzionalizzazione e tutela, oltreché percorsi di visita alternativi e inconsueti.