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Il motivo portante di quest'opera è il mito della cavalleria, che ancor prima di essere un'istituzione è un ideale. La cavalleria, prima che un'istituzione, è un ideale. Lo testimoniano le sue origini tra leggenda e storia - con i cavalieri di Clodoveo e di Artù e i Paladini di Carlo Magno - celebrate dai cantori medievali: le gesta e gli amori, da Camelot ad Aquisgrana, da Lancillotto e Ginevra a Tristano e Isotta, a Orlando e Rinaldo. Seguono i grandi ordini cavallereschi costituiti all'insegna delle crociate in Terra Santa, dai Cavalieri del Santo Sepolcro ai Cavalieri di Malta, dai Templari ai Teutonici, fino ai numerosi ordini della Reconquista nella penisola iberica, rivissuti nelle imprese di sovrani e principi, che tanto hanno ispirato la letteratura, la musica, l'arte e il cinema. Non possono mancare tutti gli ordini nati in Europa dal XIV secolo a oggi con un carattere nazionale, suddivisi per nazione e richiamati dai personaggi e dalle case regnanti che li hanno qualificati. Sono poi citati gli ordini extraeuropei, tutti perlopiù sorti dall'Ottocento in poi, sulla base di rivendicazioni nazionali specialmente per le nazioni che erano state colonie. Completa il volume una rassegna araldica curata da Filippo Maria Berardi, relativa al glossario cavalleresco, alle armature d'epoca, ai tornei, al codice d'onore, alle classi degli ordini e alle onorificenze. Miti e leggende, storie e grandi imprese dai primi cavalieri del Medioevo agli ultimi ordini sopravvissuti. Dalla leggenda all'epopea; I cavalieri della Santa Ampolla; I cavalieri della Tavola Rotonda; Gli ordini cavallereschi delle Crociate; All'insegna della Croce di Cristo; I cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme; I cavalieri di Malta; I cavalieri Templari; I cavalieri di San Lazzaro; I cavalieri di San Tommaso d'Acri; I cavalieri Teutonici; I cavalieri dello Spirito Santo; I cavalieri della Reconquista; Gli ordini cavallereschi europei ed extraeuropei; Rassegna araldica.