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Alla vigilia del coinvolgimento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, in America cominciano a nascere organizzazioni di persone desiderose di aiutare gli ebrei in fuga dall'Europa sconvolta dal nazismo, gli stessi che vengono respinti dalle coste statunitensi come migranti indesiderati. È l'estate del 1941 quando Abe Auer, un immigrato russo, accetta di accogliere nella sua proprietà una rifugiata europea, Ana Beidler. Intorno a loro, la comunità ebraica americana si divide tra chi ha scelto di ignorare le atrocità che vengono commesse oltreoceano e chi invece vorrebbe intervenire, persino creare un'armata per andare a combattere Hitler. Ma quando una popolare sinagoga di Manhattan viene incendiata, nessuno può più fingere di non vedere che la guerra è sempre più vicina. «La casa dei sopravvissuti» racconta la paura e il coraggio, la determinazione e l'angoscia di chi si è trovato a lottare per la propria vita, per il proprio diritto a fuggire la disperazione e la guerra.