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Nel linguaggio comune, il termine "eresia" indica una dottrina che si oppone a una verità rivelata, in particolare nell'ambito della chiesa cattolica. Tuttavia, non è questo il vero significato della parola. Etimologicamente, "eresia" non vuol dire altro che "scelta". È durante i secoli centrali del Medioevo che si assiste a quel processo di demonizzazione dell'eretico che ne fisserà poi le caratteristiche nell'immaginario comune. Uomini e donne colpevoli solo di professare idee e interpretazioni della religione diverse da quelle ufficiali furono trasformati nel simbolo del Male nel mondo. Da Ario e Pelagio a Federico II e Galileo, dai catari fino alle streghe: Roberto Roveda e Michele Pellegrini ricostruiscono la storia delle più grandi eresie di sempre, attraverso il racconto delle vite degli uomini e delle donne che se ne sono fatti portavoce. Sogni, deliri, vittorie e sconfitte dei più grandi eretici della storia In questo volume: I catari Il bene e il male: una visione dualista Ipazia di Alessandria Martire della libertà di pensiero Giovanna d'Arco Condottiera, eretica, santa Pietro Carnesecchi Un eretico alla corte dei papi Tommaso Campanella Resistenza e follia simulata Cagliostro Illuminato, taumaturgo o truffatore Galileo Galilei Il processo alla scienza Pelagio di Britannia Il libero arbitrio e la salvezza Valdo di Lione, le beghine, gli umiliati Tra repressione e normalizzazione Gerardo di Monforte Una comunità di eretici nelle Langhe Guglielma da Milano Un'eresia al femminile?