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Il 25 aprile 2015, mentre stanno scalando il monte Everest, Jim Davidson e il suo team vengono sorpresi da un terremoto di magnitudo 7.8 e bloccati da una tremenda serie di valanghe a oltre 6000 metri di altitudine. Verranno salvati due giorni dopo. Quel terremoto fu il più terribile degli ultimi ottant'anni in Nepal, arrivando a mietere circa 8900 vittime. E quel 25 aprile fu anche la giornata più mortale della storia dell'Everest: ben 18 persone persero la vita sulla montagna. L'evento lasciò Davidson profondamente scioccato, ma il sogno di conquistare quella vetta leggendaria si dimostrò più forte della paura. Due anni dopo, l'esperto scalatore riuscì nell'impresa. Questo libro non è solo la testimonianza di quei giorni infernali, ma anche un'incredibile storia di resilienza e rinascita.