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La Sardegna è la regione italiana che più di ogni altra ha conservato riti provenienti da un passato lontano. Le radici dell'esoterismo locale risiedono nei culti pagani sopravvissuti in tutte le forme di spiritualità e spiritismo che hanno caratterizzato l'isola nel tempo. Questo libro ripercorre l'intera storia dei misteri sardi, dalle origini a oggi. È quindi diviso in tre parti distinte ma legate tra loro da un evidente filo culturale e folkloristico. La prima parte è dedicata alla storia antica, all'epoca in cui i popoli dell'isola veneravano divinità come la grande madre e il dio toro, simboli di fertilità condivisi da molti popoli del Mediterraneo e dalle culture agropastorali. Nella seconda parte si affronta la transizione verso il cristianesimo, quella religione "ufficiale" imposta dai colonizzatori romani che con grande fatica, e solo dopo tanto tempo, è riuscita a insediarsi nel territorio adattandosi alla cultura indigena. La terza parte è invece dedicata ai riti di epoca moderna e contemporanea, come quelli officiati dalla femina accabadora, la donna cui era affidato il compito di gestire la morte. Le ultime pagine del libro sono invece riservate al fenomeno del satanismo, sempre più diffuso, e che sull'isola assume un carattere unico, sia per la particolarità delle cerimonie sia per i luoghi che ne sono teatro: i siti archeologici, proprio quei monumenti che, millenni in dietro nel tempo, sono stati la genesi di questa Sardegna esoterica.