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Charles Baudelaire, tra i poeti oggi più amati e letti, ha rinnovato con grande originalità i canoni tradizionali della poesia e della prosa gettando le basi della letteratura moderna. I suoi versi - come disse Valéry - sono un mélange di solennità, di calore e di amarezza, di eternità e di intimità, una combinazione di carne e spirito, un'alleanza rarissima della volontà e dell'armonia. Minato fin dall'infanzia dalle contraddizioni più laceranti l'orrore e l'estasi della vita, il sentimento di un destino d'irrimediabile solitudine e l'amore vivissimo del piacere -, Baudelaire s'inebria e si disgusta nella onnipresente alternativa tra il Bene e il Male, tra voluttà animalesca e disincarnazione. Su tale dilemma, su tale tremenda ambiguità costruisce la sua straordinaria scrittura, passando continuamente dal quotidiano all'universale, dalla pienezza della gioia alla miseria, al nulla. In questo volume sono state raccolte tutte le sue opere "creative", con testo francese a fronte: "Fiori del Male", i poemetti in prosa "Lo Spleen di Parigi", la novella "La Fanfarlo", i "Paradisi artificiali" e gli "Scritti intimi".