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Il "Compendio di psicoanalisi" è l'ultima opera di Freud, nella quale egli esamina a fondo il legame tra affetto e parola, tra ciò che egli definisce "processo primario" (la forma inconscia del pensiero) e ciò che egli definisce invece "processo secondario" (il pensiero). Gli altri scritti che sono inclusi in questo volume - quali il Breve compendio di psicoanalisi (1924) che Freud scrisse per un'opera di divulgazione apparsa negli Stati Uniti, la celebre Autobiografia del 1924, la voce «Psicoanalisi» composta nel 1925 per l'Encyclopae-dia Britannica, o Alcune lezioni elementari di psicoanalisi (1938) - ripercorrono, in modo rapido ma chiaro ed efficace, la storia della scoperta "scientifica" dell'inconscio.