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Un viaggio nella tradizione napoletana e nella sua continua trasformazione. Nessuna cultura è un'isola, e la stessa realtà è un flusso continuo, un fiume nel quale non ci si bagna mai due volte. Ciò che invece sembra immutabile sono i giudizi, i pregiudizi e gli stereotipi costruiti nei secoli sulla città, e ai quali talvolta i Napoletani finiscono con l'identificarsi: «sono napoletano perché canto, perché sono superstizioso, simpatico o al limite "filosofo"». Tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la vita concreta delle persone. Eppure la retorica della napoletanità funziona. Questo volume vuole osservarla, tentando di scardinare i luoghi comuni e inserire la cultura napoletana - le sue Tradizioni Popolari - in un più ampio e corretto ambito europeo. Mai come ora infatti è importante comprendere cosa siano le Tradizioni in una città che accoglie continuamente nuove culture e nuovi stili di vita. Una Napoli vera, tra tradizione e post-modernità Tra gli argomenti trattati:; il calendario rituale; sogni smorfiosi; storia e origine del lotto; nascere con una camicia in più e una parola in meno; cantare la madonna; il presepe: il sogno di una storia; la chiesa e i fuochi; del maiale, non si getta via niente; canta che ti passa; dai carri all'albero di cuccagna, passando per un mito; san Gennaro, il santo cittadino; le superstizioni dei napoletani.