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Il Rinascimento fu un periodo di vera e propria "rifioritura" culturale e scientifica che coinvolse tutte le classi sociali e ogni settore della conoscenza e dell'esperienza umana. Non tralasciando quella fase di profondo rinnovamento, nota come Umanesimo, alla quale si deve la riscoperta della letteratura antica, della lingua latina e del mondo classico in genere, questo libro si concentra però sul "secolo d'oro" del Rinascimento, che si può collocare tra i decenni centrali del XV secolo e la metà circa del XVI, quando l'uomo riesce a toccare vette sublimi in ogni ambito della cultura, dell'arte, del pensiero. È il secolo in cui si afferma l'arte di Raffaello, Michelangelo, Piero della Francesca e Vasari; l'architettura di Brunelleschi, Leon Battista Alberti e Francesco di Giorgio Martini; la letteratura di Flavio Biondo, Pietro Bembo, Ariosto; la nuova scienza di Leonardo. Figura centrale in questo periodo sarà Lorenzo de' Medici, vero e proprio "ago della bilancia" del mondo rinascimentale, in grado di sostenere un processo inarrestabile di "liberalizzazione" della cultura e delle arti. Un'epoca fondamentale per la storia europea che, rivoluzionando l'idea di uomo e delle sue possibilità, ha condizionato il pensiero e il modus vivendi dell'Occidente.