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Scienza e fantasia, rigorose basi teoriche e affascinanti invenzioni: i capolavori di H.G. Wells contengono in nuce gli elementi che costituiscono la fantascienza moderna. Creatore di veri e propri miti destinati a durare nel tempo, Wells ottenne uno straordinario successo, che dura tuttora ininterrotto, perché i progressi della conoscenza e della tecnica non hanno minimamente intaccato la capacità che hanno queste storie di emozionarci, esaltarci o spaventarci. Ne "La macchina del tempo" appare per la prima volta un mezzo meccanico in grado di trasportare avanti e indietro nel tempo chi sappia maneggiarlo. Anche "L'uomo invisibile" crea un paradigma per i secoli a venire: la storia di Griffin è, alla fine, la tragica presa di coscienza di una solitudine e di un distacco inconciliabili con il mondo. Celebre la versione cinematografica di James Whale del 1933, con Claude Rains nei panni del protagonista. L'intreccio de "La guerra dei mondi", con i suoi alieni implacabili e apparentemente invincibili, ha prodotto innumerevoli riduzioni, la più recente delle quali è il film del 2005 interpretato da Tom Cruise; ma è rimasta nella storia quella per la radio, diretta da Orson Welles nel 1938: gli spettatori terrorizzati intasarono i centralini, credendo fosse davvero in atto un'invasione di extraterrestri. Negli esseri creati in laboratorio dal dottor Moreau rivive l'incubo della creatura di Frankenstein, ma l'atmosfera è del tutto mutata: l'istinto animale e la lotta per la sopravvivenza rendono questa narrazione decisamente più moderna ma altrettanto emblematica di quella della Shelley. Il futuro, sembra dirci Wells, non è affatto rassicurante.