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Oltre all'oceano, sono quarantasette gli anni di vita che separano Giuseppe Prezzolini e Goffredo Parise nel 1951. Ma la vivace «amicizia di lettere» che tra loro s'innesca dovrà affrontare le altre e ben maggiori distanze che separano queste due vite diversamente esemplari. In quel 1951 il professor Prezzolini della Columbia University (New York) è sulla soglia della settantina e della pensione. Nel 1951 Parise ha 22 anni è considerato uno dei più promettenti tra i giovani scrittori che hanno debuttato dopo l'ultima guerra. E quel romanzo, Il ragazzo morto e le comete, Prezzolini lo ha ricevuto e letto, pertanto invia all'autore una lettera di elogio e si adopera affinché sia tradotto negli Stati Uniti. Comincia così un'avventura epistolare letteraria e politica. Giulia Pellizzato ricostruisce qui questo rapporto, con un lavoro filologico e di contestualizzazione che rende espressive perfino le reticenze e le lacune del carteggio.