Tab Article
A Venezia, nell'enclave ortodossa della Comunità greca, un greco proveniente dall'isola di Zante, Antonio Catiforo, lavora negli anni trenta del Settecento all'interpretazione della Biblioteca del patriarca Fozio. Ma la sua ponderosa fatica non fu mai data alle stampe: se ne pubblicano qui, per la prima volta, le due "Prefazioni" e le oltre trecento annotazioni alla Biblioteca. Ancora a Venezia, un secolo più tardi, un altro erudito di origine greca, Giovanni Veludo, avvia una traduzione italiana della Biblioteca, che presto è costretto a interrompere. Finora considerata perduta, la traduzione di Veludo è stata ritrovata e viene qui pubblicata.