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Un libro di battaglia, di polemica e di satira contro l'avanzata dei nuovi farisei, di coloro che vorrebbero far tornare l'Italia al clima bigotto e opprimente dei primi anni della Repubblica, quella che Gaetano Salvemini definì icasticamente la "repubblica monarchica dei preti" e che Ernesto Rossi e Guido Calogero descrissero in modo cosi brillante e corrosivo. I nuovi farisei, che talvolta si dichiarano perfino atei, dicono di voler difendere la libertà della Chiesa cattolica dalle prevaricazioni del laicismo e dalla disgregazione del relativismo. In realtà, a nessuno come al laico sta a cuore la libertà religiosa, poiché egli sa benissimo che la libertà religiosa è il fondamento di ogni altra libertà. Questa libertà, però, coincide necessariamente con l'autonomia della coscienza individuale e con la separazione rigorosa della società civile dalla società religiosa. Laico non è il contrario di credente, ma l'opposto di clericale ed essere laici vuoi dire, molto semplicemente, rifiutare la pretesa di utilizzare la religione o una qualsivoglia ideologia come strumento di governo. Il volume, nel ricordo di alcuni autentici maestri di laicità, vuoi mettere in guardia contro questa pretesa che attenta alla nostra libertà di uomini e di cittadini.