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In oltre vent'anni di carriera come fisico e docente al prestigioso California Institute of Technology, David Goodstein ha affrontato il problema della frode scientifica e ha contribuito alla definizione di linee guida per l'identificazione di comportamenti antiscientifici. Il "Nobel e l'impostore" è il frutto di quell'esperienza: attraverso l'analisi di casi reali o presunti di frode scientifica avvenuti nel corso del XX secolo, Goodstein cerca di rispondere a una domanda che attende ancora una risposta definitiva: che cosa caratterizza la frode scientifica e quali sono gli strumenti ideali per combatterla? I casi descritti vanno dal processo postumo a Millikan al caso della fusione fredda (con un risvolto tutto italiano) passando per le manipolazioni di Kumar, Urban e Schön. Spesso il confine tra dolo e superficialità è labile, e talvolta le convinzioni di un ricercatore rischiano di assumere un ruolo patologico nella valutazione dei risultati. La scienza, conclude Goodstein, è un'avventura fantastica che ogni giorno ci insegna qualcosa sull'Universo in cui viviamo. Dobbiamo vigilare affinché le azioni di pochi soggetti senza scrupoli non compromettano l'esito di questa avventura.