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Il volume offre un quadro sistematico dei danni c.d. «bagatellari», vale a dire quelli caratterizzati - secondo l'indirizzo additato dalle note sentenze «San Martino» del 2008 - da una lieve entità, ora in relazione alla «gravità della lesione», ora alla «serietà del pregiudizio». Il testo affronta fattispecie molto comuni e diffuse, che generano continuo contenzioso, distinguendo tra danni "essenzialmente" bagatellari (come quelli da vacanza rovinata, rumori ed altre immissioni, danni nuziali, emozionali) e danni "occasionalmente" bagatellari (come quelli da trasporto, danni all'assicurato, all'investitore, al consumatore e quelli che possono derivare da rapporti di lavoro). Superato l'ostacolo di natura logica, rappresentato dal contrasto tra l'acclarata sussistenza di un danno (per quanto esiguo) e la sua irrisarcibilità, e preso atto altresí di come questa categoria abbia oramai acquisito, nella trama del diritto «vivente», una fisionomia compiuta, si propone all'operatore giuridico una rassegna ragionata delle diverse ipotesi, di piú frequente verificazione nella giurisprudenza. La prima parte è rivolta allo studio dei danni «essenzialmente» od «occasionalmente» bagatellari, a seconda se essi determinino conseguenze tenui o irrilevanti, rispettivamente, in ogni caso, ovvero solo alla stregua delle peculiarità del caso, pur potendo astrattamente presentarsi secondo modalità più lesive e ingenti. La seconda parte s'incentra sulla diversa fenomenologia dei danni medesimi nei settori - di viva e sicura attualità - del diritto bancario, assicurativo e finanziario.