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La pratica professionale ha individuato diversi strumenti per tutelare i patrimoni personali dalle possibili "aggressioni", non solo dovute a fenomeni esterni quali creditori, pubblici e privati, ma anche derivanti da fenomeni interni alla vita della persona fisica quali, ad esempio, crisi familiari o passaggi generazionali. La pianificazione patrimoniale rappresenta un percorso virtuoso da attuare attraverso l'uso congiunto e sistematico di diversi istituti del diritto civile, da individuare in funzione delle particolari esigenze del soggetto interessato. La fattispecie civilistica deve essere armonizzata e resa compatibile con la norma fiscale, al fine di evitare inutili aggravi economici che potrebbero rendere meno efficiente la strategia disegnata. Il tutto, infine, deve essere reso coerente con la stringente normativa penale e la disciplina antiriciclaggio. L'evoluzione giurisprudenziale, normativa e i rilevanti fenomeni economici (Voluntary Disclosure, Common Reporting Standard, scambio automatico di informazioni e il Wealth Management) che hanno interessato le tematiche giuridiche e fiscali degli strumenti di pianificazione e protezionale patrimoniale rende necessaria una nuova edizione. Sono stati inseriti due nuovi capitoli, dedicati rispettivamente all'istituto dei vincoli di destinazione (ex art. 2645-ter del codice civile) e ad una panoramica dei principali istituti presenti negli ordinamenti stranieri.