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Dio rinuncia alla sua onnipotenza per fare essere l'uomo come altro da sé e come suo partner: è questo l'impensabile dell'Occidente, pensato narrativamente solo dalla Bibbia, che nelle pagine di questo libro torna a risuonare con una proposta ermeneutica alternativa e un linguaggio inedito appassionante. Il titolo del libro allude a questo impensabile alla cui luce vengono ridisegnati i vari "volti" di Dio e ripensati i grandi temi della Bibbia. Si propone così una nuova teologia biblica che prende le distanze dall'ellenizzazione del Dio ebraico-cristiano e apre a un umanesimo e a un'antropologia incentrati sulla gratuità, sul perdono e sulla giustizia. L'approdo ultimo è il volto di Dio come Amore e come Dio del silenzio, poiché la parola definitiva di fronte a Dio è il silenzio adorante e operante. Ciò non esclude - anzi esige - la parola di Dio e su Dio, ma la sottrae alla tentazione dell'idolatria che la perverte.