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Don Enrico Nardi si colloca tra i grandi protagonisti della carità del secolo XX in Italia. Suoi compagni e ispiratori furono san Giovanni Calabria, don Giulio Facibeni, san Pio da Pietrelcina, il beato don Carlo Gnocchi. Nato da una famiglia povera in Toscana, don Nardi ebbe una particolare sensibilità per i poveri e gli esclusi. Per questi all'inizio degli anni Sessanta fondò l'O.A.M.I., l'Opera di Assistenza ai Malati Impediti, con l'intento di accogliere in case famiglia dei malati lungodegenti il più delle volte costretti alla solitudine e all'abbandono nel momento in cui le famiglie d'origine non erano più in grado di provvedere a loro. Con la sua iniziativa egli non solo veniva incontro a un'esigenza della società, ma rivendicava dignità e partecipazione per gli inquilini delle sue case, molte volte chiamati a compiti di responsabilità.