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"Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza". Come comprendere questo detto? È la domanda che si pone il teologo Bernard Sesboué. Non costituisce l'espressione più compiuta di un atteggiamento di esclusione nei confronti di tutti quelli che non condividono la fede cattolica? La formula, che in partenza riguardava quelli che erano tentati di lasciare la Chiesa, è stata spontaneamente e massicciamente estesa a tutti quelli che, nello spazio dell'Europa e del mondo mediterraneo, restavano materialmente al di fuori della Chiesa. Ma allora, come applicarla agli indiani del Nuovo Mondo, scoperti all'alba dei tempi moderni, che non avevano ricevuto l'annuncio del Vangelo e ai quali non si poteva imputare alcun rifiuto della Chiesa? L'impatto di queste scoperte porterà il detto a una regressione lenta e prudente,ma continua. L'espressione antica può dunque fare posto a una nuova: "La salvezza con la Chiesa". Non c'è nessuna esclusione, ma una proposta fatta a tutti, che passa attraverso la mediazione di Cristo e la missione della Chiesa. Si aprono così dei cammini di dialogo e una nuova percezione dell'atto di credere. È lo studio di questo rovesciamento copernicano che propone qui Bernard Sesboué con un appassionante percorso teologico e storico. L'autore si interessa ugualmente alla difficile questione dell'interpretazione delle formule dogmatiche.