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I dialoghi più salienti tra l'amato e l'amata nel Cantico dei Cantici. Lui è chiamato con il vezzeggiativo "il mio diletto","l'amato mio". Lei chiamata con gli appellativi di "fidanzata","sposa","sorella mia". Prima di ogni altra interpretazione, il Cantico è la celebrazione dell'amore umano nelle sue varie sfaccettature. Il libro è aggraziato dalla plastica raffinatezza delle tavole del maestro Alessandro Nastasio che lasciano trasparire il pathos del desiderio e della ricerca amorosa accanto alla serenità dei sentimenti del vivere insieme nella relazione di coppia come un pegno fatto di parole e immagini, di sentimenti e gesti, posto a sigillo del loro sogno d'amore.