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Una storia di caduta rinascita: Lucien, sacedote cantastorie, precipita nel baratro dell'alcolismo e lotta per uscirne. "Mi chiamo Lucien, e sono alcolizzato. Se ne parlo non è per chiedere la vostra compassione, come: Povero Lucien, un così bravo prete, un uomo tanto sensibile. La compassione non serve a nulla, gli incoraggiamenti neppure, del resto. Se ne parlo, lo faccio pensando ai milioni di alcolizzati che toccano, forse, in questa notte nebbiosa, il fondo della loro solitudine. Fratello alcolizzato, se sei stanotte al punto in cui io fui, ridi di cuore, amico. Non sei arrivato in fondo, sei giunto al termine delle tue pene. Ridi, è la fine delle tue sofferenze. Se tu vuoi". Aimè Duval (Lucien), prete gesuita francese, negli anni 57-59 conosce un notevole successo in Francia e in altri paesi come cantautore di una nuova canzone popolare di ispirazione religiosa. Ma il è chitarrista di Dio?, il Brassens in sottana? scompare dalla scena all'inizio degli anni 70. Inspiegabilmente era scivolato nell'alcolismo, che egli definisce "una malattia dell'anima, una malattia mistica". Nel 1983 pubblica questo libro, in cui descrive la sua caduta nell'alcolismo e come ha fatto a uscirne. Padre Aimè Duval è deceduto nel 1984 per ictus cerebrale.