Tab Article
Quest'opera di M. Henry, dedicata a Karl Marx, offre un'interpretazione originale della filosofia del pensatore tedesco al di fuori della tradizione marxista e in aperta polemica e contrapposizione alle varie dottrine marxiste che si sono sviluppate già mentre Marx era ancora in vita. A partire dagli scritti giovanili in particolare da L'ideologia tedesca, pubblicata nel 1932, Henry compie una lettura articolata del pensiero filosofico restituendolo alla propria radice generativa individuata nella prassi della soggettività corporale dell'individuo vivente, la quale ne definisce nello stesso tempo la sua esistenza e la sua condizione di lavoratore. Andare alla radice vuol dire andare al fondamento dell'uomo, ossia alla vita, all'essere vivente di cui parla Marx. All'interno di questo campo, la prassi dell'essere vivente prova se stessa come potenza originaria che nel manifestarsi si coglie come espressione della vita, dell'affettività, da cui è generata e su cui si fonda l'autentica genealogia di ogni ideologia. È, in ultima analisi, la sua condizione di essere vivente che spiega la sua condizione storica e sociale, ad esempio di operaio che vende il suo lavoro, e ciò proprio mentre il suo lavoro attiene alla sua stessa natura di essere vivente. Il senso della prassi si svela così nell'esperienza che ne ha l'individuo nel lavoro inteso quale modalità della auto-donazione patetica della vita.