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L'affascinante e ricca personalità di Rashi, l'originalità della sua esegesi, fluttuante tra l'interpretazione letterale e quella midrashica, hanno esercitato un ampio influsso su tutto il mondo medievale: tracce della sua opera si ritrovano anche nei maggiori commentatori cristiani dell'epoca, come Ugo e Andrea di San Vittore e Nicola di Lira. Il Commento ai Numeri, caratterizzato da uno stile originalissimo e inconfondibile, può essere considerato un'espressione particolarmente riuscita dei diversi aspetti dell'approccio ermeneutico dell'autore e un autentico capolavoro della sua esegesi. Rashi infatti "prende per mano" il lettore e, come un autentico pedagogo, lo guida alla comprensione dei molteplici significati della parola divina: parola spiegata secondo il suo senso letterale e insieme magistralmente interpretata alla luce della ricchissima tradizione d'Israele.