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Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900) è uno dei più importanti maestri dell'ebraismo sefardita e italiano. Biblista, talmudista, cabbalista, filosofo della religione, egli è anche uno dei precursori del dialogo ebraico-cristiano. Il suo interesse per la dimensione universalistica della Torah è costante ed è grazie a lui che molti hanno conosciuto per la prima volta il noachismo, ossia l'alleanza con l'intera umanità. Per chi è ancora abituato a contrapporre il Nuovo all'Antico Testamento, le sue opere possono costituire un'introduzione alla tradizione vivente d'Israele, per la quale la Torah scritta è inseparabile dalla Torah orale. Profondo convincimento di Rav Benamozegh era che proprio la Torah sarebbe diventata il luogo d'incontro tra ebrei e cristiani. In brevi ma densi capitoli, Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri presentano le sue opere principali, da Spinoza e la Qabbalah a Storia degli esseni, L'origine dei dogmi cristiani, Morale ebraica e morale cristiana e Israele e l'umanità.