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Chi sono io? Dove si trova la vera cosistenza della mia personalità? È a questo tipo di domande che don Luigi Giussani cerca di dare una risposta per aiutare l'uomo di oggi a riscoprire il suo io perduto. Al centro della sua proposta sta una semplice ripetizione degli inviti biblici: «Seguitemi», «Rimanete in me», «Siate di Cristo», «Offrite voi stessi a Dio», «Sforzatevi di correre per conquistare il premio». L'originalità della morale giussaniana consiste però nel rendere ragione di tali atteggiamenti morali, nel fondarli in una ontologia nuova. «Quello che si cambia in noi deve partire coscientemente, ragionevolmente, avere cioè come primo luogo di avvenimento la conoscenza, perché tutto quello che l'uomo fa dipende dal modo in cui concepisce». Attraverso la spiegazione di alcuni concetti chiave (avvenimento, esperienza, comunione, presenza, misericordia) egli suggerisce così di cambiare lo sguardo sulla realtà e di lasciarsi stupire dall'unità che traspare tra l'io, il mondo e Dio.