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Da sempre il filosofo si è interrogato sul nesso tra linguaggio e pensiero chiedendosi se il linguaggio sia essenziale al pensiero e, in caso affermativo, se ciò significhi che la natura del pensiero sia intrinsecamente linguistica. Questa questione ne solleva una seconda riguardante la peculiarità della nostra interazione col mondo. È il linguaggio che media la nostra relazione col mondo e che rende il nostro modo di rapportarci a esso diverso dal modo in cui altre creature, non linguistiche, vi si rapportano? In caso affermativo dovremmo dire che il mondo così come è dato a noi creature linguistiche non è lo stesso mondo che è dato a creature non dotate di linguaggio? Quelli sollevati sono temi centrale della riflessione filosofica. Obiettivo di questo lavoro è di esplorare l'intreccio tra linguaggio e pensiero, considerando i diversi modi in cui la tematizzazione del contenuto è stata condotta nella filosofia di tradizione analitica. Tale disamina viene condotta considerando le due principali impostazioni metodologiche che sono state assunte: quella conseguente alla "svolta linguistica" e quella conseguente alla "svolta cognitiva". Tra i temi affrontati: le strategie di naturalizzazione del contenuto e dell'intenzionalità, la metafisica dei contenuti, le principali tipologie di contenuto, la relazione tra il livello concettuale e quello non concettuale, i rapporti tra aspetti rappresentazionali e aspetti qualitativi degli stati mentali.