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L'arrivo di migranti in aree fragili è controintuitivo. Queste aree infatti sono per definizione poco attraenti e quindi incapaci di suscitare flussi di immigrazione. Il fenomeno opposto, l'emigrazione; è stato il tratto distintivo di territori il cui lessico è tanto ampio quanto eloquente: aree di fuga, di esodo, spopolate, marginali, deboli, povere. Invece, anche queste stanno conoscendo la presenza permanente o temporanea di immigrati provenienti da paesi "extra-euro". Il testo raccoglie casi da nord a sud, utilizzando dati demografici ma soprattutto osservazioni dirette sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono in aree minori. Ne esce un quadro dell'Italia inedito, ma ormai irreversibile. È probabile che le aree fragili saranno ripopolate da stranieri.