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Un'analisi attenta sulla condizione degli zingari, sui luoghi dei loro insediamenti, i campi ubicati alle periferie, periferie della periferia dunque, sulla loro identità e i loro stili di vita; giungendo al carcere e alla scuola e alla storia di una emergenza già annunciata: il caso di Milano. Una ricognizione attenta e documentata per sostituire la discussione al pregiudizio corrente. "Questo libro forse non farà piacere a molti e dispiacerà a qualcuno. Non piacerà a tutti coloro che gli zingari non li amano proprio. Né a tutti coloro che non vogliono vedere sollevare le gravi responsabilità di chi governa le città e le istituzioni. Né a coloro che si cullano nell'illusione di avere, a pochi metri da casa, una cultura millenaria e libertaria. Né a quegli stessi zingari che non hanno saputo o voluto cambiare la propria vita, per salvare le proprie famiglie dall'abbraccio mortale con la criminalità. Questo libro è un'occasione rivolta a tutti per sostituire al pregiudizio la discussione. Ammesso che non sia troppo tardi: da quanto tempo il vento non soffia più?". (Dalla Postfazione di Giorgio Bezzecchi e Maurizio Pagani)