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Il nostro Paese registra ancora oggi una forte sproporzione di genere nelle Istituzioni politiche. Negli anni, a questo problema si è tentato di porre rimedio attraverso l'adozione di strumenti giuridici incidenti sul procedimento elettorale, ma anche sulla formazione di organi politici non elettivi quali le Giunte regionali e degli enti locali. Da ultimo il legislatore è intervenuto in materia con la legge n. 215 del 2012. Il volume intende analizzare le questioni di ordine costituzionale sottese a questo tipo di misure; misure che meritano specifica valutazione, proprio perché riguardanti l'accesso a collegi di natura politica, settore nel quale assumono rilievo una molteplicità di principi (quelli concernenti il concetto di rappresentanza, la competizione elettorale, il voto, la discrezionalità dei partiti politici e dei vertici degli organi esecutivi). Questo approccio consente di valutare quali siano gli strumenti idonei per rispondere all'esigenza - che con le riforme costituzionali del 2001 e del 2003 ha ricevuto rinnovato impulso - di promuovere una presenza più equilibrata dei sessi nelle Assemblee rappresentative e negli uffici pubblici.