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La dottrina dei tre fatti e Fenomenologia e teoria della conoscenza rappresentano quelli che si possono chiamare gli "scritti fenomenologici" di Scheler. Risalenti rispettivamente al 1910-11 e al 1913, attestano un momento decisivo nella storia della fenomenologia, quello della svolta in senso ontologico. Mentre seguono la strada aperta dalle Ricerche logiche, si oppongono agli sviluppi in senso coscienzialistico della filosofia husserliana, ed introducono a quel primato delle "cose" che Heidegger metterà al centro del suo pensiero. Anche in un altro senso restano fondamentali nella cultura filosofica del Novecento: per l'idea che la nostra esperienza non è innanzitutto nel pensiero ma, per un verso, nell'emozionale (amore, odio, sentire affettivo) e per un altro in dipendenza di un corpo-vivo (Leib).