Tab Article
Narrare Storia e narrare storie non si pongono ai poli opposti di opposte procedure metodiche e concettuali, ma si articolano come diverse prospettive di un'arte narrativa fondamentale, di un'attitudine narrante decisive per il dispiegarsi della modernità - il dibattito su questi punti tra gli storici delle "Annales" è stato di enorme rilievo - e in cui il ruolo della grande stagione storiografica italiana fra Medioevo e Rinascimento è presupposto indispensabile (si pensi al rapporto tra dispositio e il concetto di veritas che già Lorenzo Valla aveva affermato con forza, sulla scorta delle migliori e più audaci riflessioni della storiografia greca). Ma narrare il tempo vuole anche dire narrare gli spazi del Mondo: ogni storia, ogni narrazione specie romanzesca ha un suo proprio "spazio", ma deve confrontarsi con la spazialità "effettuale", direbbe Machiavelli, con la spazialità che ci circonda, oggettiva e coincidente spesso con ciò che per lo più intendiamo come Realtà. Di qui la necessità di misurarsi e con il narrare storico e con il narrare del Mondo, anche nei loro intrecci reciproci che spesso proprio nei generi storiografici e nei romanzi hanno avuto il loro esito più felice, forse più ancora che nelle letterature di viaggio o geografico-esplorative. Appare allora evidente che il misurarsi e mescolarsi di letteratura e storia, di narrazione e ricerca della verità sia il terreno decisivo per possedere pertinenti chiavi di comprensione del mondo stesso che oggi viviamo.