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Come testimoniato da un'ampia letteratura specialistica e riconosciuto da tutti i modelli di project management la comunicazione è il fattore più importante per il successo dei progetti. In questo lavoro la riflessione vuole però staccarsi dalle tecniche e dagli strumenti per una comunicazione efficace per indagare, alle radici del linguaggio, l'importanza delle parole e la loro potenza all'interno della dimensione progettuale. "Con le parole si gioca ma non si scherza" è la sintesi con cui l'autore condensa le regole di un percorso che si snoda attraverso stimoli di carattere filosofico, linguistico e, perché no, enigmistico. Qualunque sia il nostro ruolo dentro o fuori il progetto, le parole sono tutto ciò che abbiamo per definire, salvare, creare, domandare, rispondere, raccontare, vendere, donare; sono queste azioni fondamentali le protagoniste di questo viaggio di parole, che attinge all'esperienza maturata sul campo dall'autore in qualità di project manager, ma anche a tutto quel prezioso patrimonio di riflessioni offerto dai più grandi giocatori di parole: da Calvino a Gaber, da Heidegger a Perec, da Queneau a Greimas, da Sofocle a Morin. Il libro è destinato a project manager, manager, imprenditori, studenti, ma anche a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla disciplina del project management partendo da una prospettiva inusuale.