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Gli anni Settanta e il terrorismo: una lunga scia di piombo e sangue, ripercorsa da Giampaolo Pansa in questo saggio, apparso per la prima volta nel 1980 e qui riproposto in una nuova edizione rivista e ampliata. Il progetto dell Insurrezione armata viene delineato nella corposa prima parte, dove appaiono i principali protagonisti di quella stagione - da Toni Negri a Renato Curcio a Giangiacomo Feltrinelli, per citare i più noti - ma il cuore del libro racchiude le vicende di molte tra le vittime di quella sciagurata utopia. Perché la storia del terrorismo italiano è la storia delle sue vittime. Dal commissario Luigi Calabresi al giornalista Walter Tobagi, passando per l'ingegner Carlo Saronio, il giudice Emilio Alessandrini, l'operaio Guido Rossa, lo studente Alceste Campanile e altri assassinati, l'autore ricostruisce un intero decennio in pagine che colpiscono e fanno riflettere come quelle, memorabili, dedicate alla fabbrica, ovvero alla Fiat, in cui le voci di un caporeparto, un operaio specializzato e uno dei sessantun licenziati perché ritenuti violenti riescono a sintetizzare, con straordinaria efficacia, i dubbi, gli interrogativi, la paura e l'angoscia di un periodo che non possiamo, né dobbiamo, dimenticare.