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"Notte e giorno", pubblicato nel 1919, è il secondo romanzo di Virginia Woolf: l'abilità dell'autrice nel delineare i tratti più delicati ed elusivi della dimensione sentimentale della vita, nonché le gradazioni più sfuggenti e ineffabili dei legami d'amore, lo rendono un importante passaggio nell'iter compositivo woolfiano. In esso la sperimentazione e il gioco letterario, la disgregazione dello stile e dell'impalcatura del romanzo classico non hanno ancora del tutto preso forma, anche se il romanzo anticipa e allude già a un cammino modernista. L'opera è caratterizzata da profondi contrasti tra opposti ed estremi, come il titolo stesso suggerisce: i personaggi e le situazioni mutano sovente e da un punto di partenza con determinate caratteristiche si giunge poi a un panorama di eventi del tutto diverso. L'autrice propone, inoltre, una nuova immagine di donna, forte e fragile al contempo, che tenta di far fronte alle sfide e all'ignoto di un secolo ancora acerbo, serbando l'eredità di un vecchio mondo che va gradualmente sfaldandosi pur contenendo ancora qualche utile scampolo di verità.